Industria 4.0 e credito d'imposta: cosa c'è da sapere

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Il Credito d’imposta 4.0 è una misura prevista all’interno del Piano Nazionale di Transizione 4.0 e prevede agevolazioni finanziarie per le aziende aventi diritto. Il Piano Nazionale di Transizione 4.0 rappresenta l’indirizzo di politica industriale dell’Italia, finalizzato a sostenere la ripresa dell’economia e delle imprese del nostro paese dopo le misure di contenimento della pandemia che le hanno penalizzate. Sostituisce i precedenti Impresa 4.0 e Industria 4.0 e prevede, al posto delle misure di iperammortamento e superammortamento ivi contenute, il nuovo credito d’imposta 4.0.

Ma in cosa consiste di preciso? E come è possibile beneficiarne? Vediamo tutte le informazioni utili.

Cos'è il credito di imposta 4.0

Il credito d’imposta 4.0 è una agevolazione per le imprese che investono in beni strumentali nuovi, sia materiali che immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi. Si tratta, in pratica, di un “rimborso” che lo stato italiano concede (in percentuali variabili) sulle spese sostenute dalle aziende per l’acquisto di alcune tipologie di beni che possano incentivare lo sviluppo delle aziende verso il digitale, l’interconnessione, l’innovazione tecnologica.


A chi è rivolto il credito d'imposta 4.0

Possono beneficiare del credito d’imposta 4.0 tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali. L’unico requisito per accedere all’agevolazione è quello di essere in regola con tutte le normative in materia di sicurezza sul lavoro, contributi previdenziali e assistenziali.


Credito di imposta 4.0: quali agevolazioni

Per capire come funziona il credito d’imposta (ex Industria 4.0), la legge di riferimento è la n. 232 dell’11 Dicembre 2016. Nel dettaglio, le agevolazioni previste nella misura riguardano, in percentuali variabili in relazione all’entità dell’investimento:

  • Beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati (elencati nell’allegato A, legge 11 dicembre 2016, n. 232 - ex Iper ammortamento): Per il 2021:
    50% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro; 30% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro; 10% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro. Per il 2022:
    40% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro; 20% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro; 10% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.
  • Beni strumentali immateriali tecnologicamente avanzati funzionali ai processi di trasformazione 4.0 (elencati nell’allegato B, legge 11 dicembre 2016, n. 232, come integrato dall'articolo 1, comma 32, della legge 27 dicembre 2017, n. 205): 20% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro.
  • Altri beni strumentali materiali (ex Super Ammortamento)
    2021: 10% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 2 milioni di euro.
    2022: 6% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 2 milioni di euro.
  • Altri beni strumentali immateriali diversi da quelli ricompresi nel citato allegato B:
    2021: 10% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1milione di euro.
    2022: 6% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1milione di euro.

Il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 15% per gli investimenti in strumenti destinati al lavoro agile.


Quali beni rientrano nel credito di imposta

Beni materiali

Per “beni materiali” si intendono tutti i beni fisici funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese. L’elenco dettagliato dei beni ammissibili alla misura è contenuto nell’allegato A della già citata legge 232 dell’11 dicembre 2016. Per esempio, rientrano nella categoria varie macchine utensili, robot, strumenti per il carico e lo scarico.

Beni immateriali

Per “beni immateriali” si intendono i beni che rientrano nella sfera dei software. L’elenco completo per questa tipologia è contenuto nell’allegato B della legge 232, che parla per esempio di piattaforme per la progettazione e sistemi di monitoraggio di vario genere.


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